Pubblico questa ricetta non tanto per la preparazione o gli ingredienti in sé ma per spronare chi mi leggerà a creare non solo con i sapori ma anche e soprattutto con i colori che poi è uno degli obiettivi che mi sono prefissata per questo blog. Una bella tavolozza di colori sono per me l’elemento fondamentale per una bella presentazione di un piatto oltre che essere un’anticipazione visiva di quello che sarà poi gustato. “L’occhio vuole la sua parte”, si dice, e non c’è nulla che meglio predispone all’assaggio che il suo aspetto invitante. Vi lascio qualche mio segreto con la speranza di poterne ricevere altri da voi.
I segreti per una buona presentazione di un piatto sono:
- tanta calma ed ordine in cucina;
- nella preparazione di insalate la cottura di tutti i vegetali (qualora non si possa utilizzare crudi) deve essere molto rapida in modo da preservarne il colore brillante;
- immaginare mentalmente l’abbinamento dei colori proprio come se dovessimo scegliere vestiti ed accessori da indossare;
- recarsi al supermercato cercando di osservare in base alla stagione ed alla freschezza (turgore e colore in particolare);
- i grandi chef parlano di “palato mentale” ragionate su i vari sapori e cercate di abbinarli nella vostra mente. Il palato come il cuore sono organi che vanno allenati. Nel caso non conosciate il sapore di qualcosa… beh è un ottimo motivo per sperimentar;
- disponete con cura, grazia e molta calma in ogni piatto di portata. Il risultato dovrà far trasparire il vostro amore;
- la regola del disordine ordinato: la simmetria, l’allineamento, la centralizzazione sono spazi superati nella composizione di un piatto. Affidatevi all’istinto ed alla “casualità ricercata”, non cercate cioè la perfezione cercate semplicemente l’equilibrio e la naturalezza della pietanza che state servendo. Quindi se state servendo un risotto dimenticatevi del coppapasta e del prezzemolo al centro. Oggi esistono tutti i punti cardinali in un piatto compresa l’altezza;
- Leggerezza è la regola principale. Pochi elementi lasciati quanto più vicini alla loro essenza renderanno il vostro piatto unico. Quindi se state servendo un filetto d’orata non cospargetelo con tre dita di panatura e non contornatelo con quantità strabordanti di contorno. Tutto deve essere confinato nel bordo interno del piatto. Piccole porzioni mi raccomando senza sconfinare nella nouvelle cuisine ovviamente.
ingredienti:
fagiolini freschi
mezzo avocado non molto maturo
gherigli di noce
pomodori verdi costoluti
mela verde tagliata sottilmente
prezzemolo
sale, olio e limone per condire
procedimento:
sbianchire i fagiolini (in acqua bollente per trenta secondi poi subito in acqua ghiacciata).
fare piccoli cubetti della polpa dell’avocado e i pomodori a fettine.
unire tutti gli ingredienti e condire.
Ho trovato molto interessante questo post, io non ho molta inventiva in cucina ma.tendo sempre ad affidarmi a ricette gia’ sperimentate da altri, pero’ questa cosa del palato mentale mi.ha colpito, forse dovrei impegnarmi di piu’ su questo punto e comunque qual’e’ la regola per mettere insieme i sapori di un piatto? Bilanciare ogni volta gli ingredienti dolci, agri, piccanti… o cosa?
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Secondo me occorre bilanciare 3 cose nella composizione di un piatto:
1) le consistenze e le temperature: freddo, tiepido, caldo, croccante, gelatinoso, cremoso, spumoso
2) i colori: ton sur ton o grandi pennellate di colore o dei punti focali
3) i sapori: importantissime le spezie che non sono solo profumate ma hanno un vero e proprio sapore.
In tutti e tre i casi bisogna ragionare con il palato, immaginare i sapori mescolati assieme e non temere di sperimentare come dico qui.
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